La Chirurgia Orale si occupa di estrazioni di denti erotti, residui radicolari, denti inclusi o semi-inclusi nelle ossa mascellari; di apicectomie, ovvero asportazioni dell’apice di denti coinvolti in processi flogistici; di asportazione di cisti e tumori del cavo orale; di chirurgia preprotesica, di rialzi di seno (elevazioni del pavimento del seno mascellare mediante innesti di osso o biomateriali),  di chirurgia ricostruttiva ossea. Include anche l’implantologia e la parodontologia.

L’estrazione dentaria, o avulsione dentaria, consiste nell’asportazione di un dente che si pratica quando si dimostrano insufficienti tutti i trattamenti di conservazione dello stesso. L’elemento può essere stato compromesso da un processo carioso particolarmente destruento, da una eccessiva mobilità data da patologia parodontale, per malposizioni dentali,  necessaria per l’applicazione di una protesi o per motivi ortodontici.

La disodontiasi degli ottavi (denti del giudizio) è data dalla scorretta posizione di questi elementi dentali. I terzi molari vanno controllati a partire dall’età di 14-16 anni. Spesso si presentano inclusi nell’osso mascellare e/o nella mucosa circostante. Possono causare formazione di ascessi, difficoltà ad aprire la bocca, diffusione dell’infezione a strutture anatomiche adiacenti. La loro estrazione in alcuni casi può risultare indaginosa per il loro pozionamento o per la contiguità con strutture anatomiche sensibili.

L’ inclusione dei canini   permanenti è abbastanza frequente nel mascellare superiore. Si presentano spesso nella zona palatale; se al contrario si trovano nella zona vestibolare dell’arcata sarà particolarmente importante il disegno del lembo per non far erompere l’elemento in mucosa alveolare ma in gengiva aderente, al fine di non creare recessioni. L’esposizione chirurgica e la successiva trazione ortodontica possono normalmente riuscire a portare in arcata il canino incluso.

L’ apicectomia è la rimozione chirurgica dell’apice radicolare di un dente affetto da condizioni patologiche (ascessi e granulomi).  Rappresenta il trattamento di elezione quando non è possibile curare il dente con una normale cura endodontica.

Le cisti mascellari possono avere una origine odontogena o non odontogena. Normalmente presentano una tendenza all’accrescimento a spese dei tessuti circostanti. La velocità di crescita e la sua posizione anatomica sono due fattori determinanti nella decisione clinica se effettuare l’asportazione chirurgica della stessa o tenerla monitorata nel tempo.